Quando il figlio non arriva

quando il figlio non arrivaHo sempre sperato di avere una famiglia numerosa, di vivere nella mia stupenda terra d’origine e godermi giorno dopo giorno l’affetto dei miei genitori, che tanto mi hanno desiderato ma la cicogna mi ha portato in modo differente.

Forse tutto parte proprio da qui.

Sono una mamma bis, che ha scelto di viversi totalmente i suoi figli.

Ma soprattutto sono una mamma che per un po’ ha rincorso la cicogna, nonostante questa avesse perso il suo indirizzo.

Ero una mamma di cuore che cercava di avere un figlio.

Una mamma che ogni pancione che vedeva sperava sempre di essere la prossima.

Gioivo per un sorriso di un bambino per strada, sperando sempre che il prossimo sorriso fosse quello di mio figlio.

Ogni mese, ero lì con test di gravidanza ad ogni minimo ritardo e fanta-sintomi che solo io mi ero convinta di avere.

Ormai ero diventata una stickkatrice folle. Monotematica e terribilmente sola.

Quando inizi a cercare un figlio, ti rendi conto di come molte persone non capiscano la tua sofferenza.

Ti viene spesso detto: basta non pensarci.

Come si fa a non pensare quando la tua vita oramai è priva della cosa che più desideri?

Come fai ad ignorare la tua voglia di maternità?

Mai mi sarei immaginata che questa sofferenza potesse cambiare totalmente il mio modo di essere madre.

E’ difficile condividere perfino con la tua più cara amica di allora, perchè lei un figlio ce l’ha e per quanto tu possa essere felice per lei, diciamocelo, dentro di te una parte soffre e si chiede perchè non io?

Un giorno poi decidi di andare oltre, d’iniziare esami, sia tu che tuo marito.

La coppia viene messa fortemente alla prova, questo percorso o ti unisce o ti separa.

Incontri poi, un giorno, molte mamme di cuore nelle sale d’attesa; senti molte esperienze e ti rendi conto che non sei sola.

Ti fai forza e vai avanti, anche quando ti viene detto che esistono casi d’infertilità inspiegata e il mondo di crolla quasi addosso hai la forza di andare oltre. Di pensare che magari non sarà tuo figlio geneticamente ma in qualche modo diventerai madre.

Inizi a contattare gruppi che si occupano di adozioni, ma anche qui il percorso è molto lungo.

Poi un pomeriggio di dicembre senti tuo marito al telefono come ogni giorno durante la sua pausa pranzo.

Lui ti fa notare che questo mese delle famose “rosse” nessuna traccia.

Ma tu sei diffidente anche perchè al loro arrivo ti aspetta una laparoscopia per essere ancora rivoltata come un calzino.

Io quell’esame non l’ho mai fatto e ad agosto dell’anno successivo è nato il mio primo figlio.

Non credo di riuscire mai a dimenticare ciò che ho provato durante quegli anni e sono stata molto fortunata.

Oggi ho due bimbi, sono figlia di due genitori di cuore e un domani vorrei tanto poter essere oltre che mamma di pancia anche mamma di cuore di un bambino.

Perchè essere madri è la cosa più speciale del mondo, ma il percorso per diventarlo non sempre è facile; anzi spesso è molto doloroso e ti porti dentro degli strascichi che mai riuscirai a dimenticare.

marimattiaemi

Un Commento

  1. soraidaso82

    Per chi non ci è passato è difficile immaginare cosa si prova a non riuscire ad avere figli e provare ogni mese,ma tu invece lo hai fatto capire con queste parole che racchiudono tutto ciò che hai passato,mi sono scese le lacrime e nonostante tu ora abbia quei due splendidi bimbi mi verrebbe voglia di abbracciarti fortissimo! Sei una mamma con la M maiscola!

  2. Un percorso lungo e doloroso, ma a lieto fine. Mi piace leggere queste storie così positive di prima mattina.
    Ciaooooooooooo

  3. Già dalle prime righe ho iniziato a piangere.. Io x avere mia figlia ho impiegato 1 anno pieno di sofferenza e pianti proprio come dici tu,spero tanto x il secondo di non dover aspettare tanto come x la prima,mi piacerebbe proprio come succede a tante rimanere incinta senza

  4. Grazie ragazze,non c’è giorno in cui non penso..spero solo che questo possa essere d’aiuto a chi cerca…

  5. Grazie per aver condiviso con tutte noi la tua storia in cui ho ritrovato tutta la mia sofferenza…abbiamo cercato per tre anni prima che arrivasse Giulio …tre anni pieni di ansie,speranze,illusioni,esami,operazioni,lacrime…poi del tutto inaspettatamente il test era positivo…
    E ora sono felice.

  6. Lo è sicuramente perché da speranza a chi è alla ricerca e a chi ci ha messo tanto…

  7. Paola

    Ho letto le tue parole una, due, tre volte e ancora…
    Come ha già scritto qualche donna prima di me, sei riuscita a trasmettere il desiderio forte e contingente di diventare “la mamma di…”, di coronare con una gravidanza il tuo percorso di coppia, la sofferenza vissuta, la forza che ti ha in modo prepotente spinto a non demordere.
    Complimenti per ciò che hai fatto e per ciò che hai ottenuto. Auguro ogni bene a te, a tuo marito, ai tuoi due bimbi di pancia e al bimbo di cuore che tu speri arrivi in un futuro.
    Paola

  8. Donatella

    Concordo pienamente con Soraidaso82 :***

  9. Un anno fà il 12 marzo 2012 entravo d’urgenza in sala operatoria per una emorragia interna dovuta ad una gravidanza extra-uterina.
    Io ed il mio compagno provavamo ormai da due anni e come dico sempre io quella volta ero in cinta a tutti gli effetti ma soltanto nel posto sbagliato.
    Quante lacrime, quanta paura….. ancora oggi ho paura a ripensare a quel vuoto che ho sentito in quei giorni; perché tu eri con me, per quei pochi giorni sei stato dentro di me dentro di noi, perché non è vero che solo noi soffriamo…. ricordo lo sguardo, le lacrime del mio compagno e non le dimenticherò mai….
    Chi decide? c’è qualcuno che decide per noi? o forse siamo noi a decidere? forse il nostro desiderio non è abbastanza forte? forse non amiamo abbastanza? forse siamo sottano troppo egoisti per amare qualcun’altro? …………. e di nuovo tante lacrime, tanti perché senza nessuna risposta.
    Ad ogni pancia che vedo le solite domande…. ma perché loro sì ed noi no? perché noi che abbiamo tanto amore da dare non possiamo avere questo gran dono che è la vita?
    Perché… Perché? …. forse non smetterò mai di domandarmi perché e forse non ci sarà mai nessuno che potrà rispondermi.
    Non è facile, credetemi, a volte mi sento sola, inutile e non in grado di essere all’altezza delle altre donne che, loro, dopo solo un tentativo sono rimaste in cinta.
    L’unica cosa importante credo sia quella di non smettere di amarci e di credere che forse un giorno il nostro amore creerà qualcosa di unico e speciale da poter amare.
    Grazie Mari perché con le tue parole mi hai dato un po’ di forza per non mollare e credere ancora nel nostro amore.

  10. Chiaretta

    Non so cosa vuol dire perchè sono una delle “fortunate” ma mi si stringe il cuore al solo pensiero.Al pensiero di donne che hanno tanto amore che vogliono riversare su un piccolo essere umano e che non ci riescono. Ho letto anche le parole di Sara qua sopra con un nodo alla gola. Ti auguro col cuore di trovare la tua strada e di veder realizzato un sogno che è normalissimo e bellissimo oltre che giustissimo. Non sei certo tu ad essere sbagliata o diversa. Forse non è ancora arrivato il momento giusto ma sono sicura che un angioletto lassu aspetta solo di farsi stringere tra le tue braccia!non mollare, non sentirti sola, continua a credere e se non potrai essere mamma di pancia potrai sicuramente essere una splendida mamma di cuore, se lo vorrai.Ti abbraccio forte.
    Chiara

  11. Elena

    Ok, ti conosco, da tempo ormai. E mi e’ scappata la lacrimuccia.

  12. Sara le lacrime sono scese a me…lui c’era e ci sarà sempre…tu sei stata madre…e mi auguro con tutto il cuore che tu lo sarai nuovamente …non bisogna mollare per l’amore ci fa lottare anche quando tutto ci rema contro…ho cercato un figlio…che nn arrivata,uno é arrivato subito…l’ultimo non é voluto rimanere con me…ogni giorno…se guardo i miei figli penso al prima e al dopo…condividere anche solo attraverso uno schermo…può aiutarci a non lasciarsi andare ….grazie a tutte e a chi come Donatella e Elena mi é stata accanto…io sono qui..

  13. Stefany

    Almeno so di non essere la sola,anche io ogni mese mi attaccò ad ogni sintomo,ma poi la delusione:( quel vuoto che si sente dentro ma che gli altri non notano,si perché ho imparato ad essere brava a fingere d’avanti agli altri,vado a lavoro e mi stampò un bel sorriso….subisco la rottura dei clienti…..è sorrido…ma dentro?dentro muoio…si lentamente e costantemente……ne ho passate tante e mi sono sempre rialzata…..io vorrei solo diventare madre non chiedo altro……prego prego tanto ma le mie preghiere non sono ancora arrivate lassù’…….oggi ho pianto tanto e ricacciavo le lacrime indietro ma e’disumano credentimi io voglio sempre proteggere le persone che amo ma una spalla di conforto ci vuole…..non sempre si può’ riuscire da sole….

  14. Una spalla di conforto serve eccome,soprattutto in questi momenti non siamo indistruttibili e soprattutto quando si soffre per questo. ti abbraccio forte e mi auguro che nel modo in cui sarà piu giusto per te arriverà

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